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Lavorare col legno di latifoglie; AJ&B parla dell'impiego di tulipwood termotrattato

Lo scorso anno, l’AHEC l’architetto Asif Khan e la società di falegnameria Aldworth James & Bond (AJ&B) per creare una nuova struttura di gioco per gli alunni della Chisenhale Primary School di Londra. Il progetto non si è rivelato soltanto un importante iniziativa sul piano sociale, ma ha permesso anche all’AHEC di testare e monitorare una struttura permanente all'aperto realizzata in American tulipwood (tuliper americano) termotrattato.

Il tulipwood non trattato è caratterizzato da un albume bianco-crema che può essere striato e da un durame che varia dal marrone chiaro tendente al giallo al verde oliva. Affinché possa sopravvivere all’esterno, il deve però essere sottoposto a trattamento termico che conferisce al materiale una decisa tonalità marrone scuro. 

Il legno termico si ottiene portando il materiale a una temperatura che varia fra i 180 e i 215 gradi per un periodo di tre o quattro giorni, in vuoto. Durante il trattamento termico, l’emicellulosa (ovvero la parte che si lega con l’acqua) è notevolmente ridotta, il che porta il contenuto di umidità del legno a livelli molto bassi inferiori al 5%. Ciò significa che il materiale non è più in grado di assorbire l’umidità e diventa meno incline a sviluppare deformazioni, curvature o altri difetti associati. Oltre ad agire sull’emicellulosa, il trattamento elimina anche i carboidrati normalmente presenti nel legno che di solito costituiscono una fonte di alimento per i parassiti, assicurando una protezione naturale contro la decomposizione.

Oltre a migliorare drasticamente le prestazioni del legno in applicazioni esterne, il processo di essiccazione ne aumenta anche la predisposizione a creparsi e rompersi. Poiché l’AHEC non ha mai avuto l’opportunità di monitorarne l’impiego in ambienti esterni permanenti, ‘Room on a hill’ è stato un esperimento davvero interessante. 

Dan Benson, Head of Operations presso AJ&B, è stato colpito dalle qualità del legno sin dal primo momento. Non c’è stata alcuna sorpresa.  “Lo spessore delle tavole presentava una fluttuazione minima, il che ha ridotto la necessità di lavorare il materiale per manipolare eventuali pezzi più spessi” − cosa che costituisce di solito la principale preoccupazione di Dan in relazione al legno. Inoltre, non vi era alcuna differenza nella quota di legname danneggiato rispetto ad altre specie di legno.

Quando i falegnami di AJ&B hanno iniziato a lavorare con il tulipwood e l’ash termotrattati utilizzando pialla a spessore, sega a nastro e da banco e macchina CNC, sono stati subito colpiti dalle prestazioni del materiale: “il comportamento era praticamente identico a quello del tulipwood non termotrattato, ad eccezione della flessibilità che era lievemente ridotta. Del Bond, co-fondatore di AJ&B commenta: “Il materiale è molto simile al legno non termotrattato ma anche leggermente più fragile e difficoltoso da incollare. Si presta però alla lavorazione e ha la stessa tenuta all’inchiodatura e avvitamento.” Poi aggiunge: “Se carteggiato, il legno termotrattato assume una tonalità arancione; ma, poiché la finitura naturale è buona e varia da marrone intenso a toni argentati, abbiamo optato per una finitura piallata e grezza.” 

Consulta maggiori informazioni su Room on a Hill e guarda short film sul progetto.

Dai un’occhiata anche all’opera  Paul’s Shed realizzata in American ash termotrattato.