• Maggies_building_dRMM_CLT tulipwood
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RISULTATO

“Perché il legno? Il legno trasmette speranza, umanità, scala e calore, oltre a fornire un mezzo per l’assorbimento del carbonio. Inoltre, il legno è un materiale non tossico, versatile, ecosostenibile e non cancerogeno. - Alex de Rijke, dRMM 

L’edificio finito è una struttura che offre un’atmosfera olistica, terapeutica, umana e ricca di sorprese, in cui ogni dettaglio è stato studiato con la massima cura per avere un impatto positivo sul benessere del paziente. La costruzione rappresenta un’opera determinante per l’architettura moderna e le costruzioni in legno. 

Il tavolo principale dove siedono i visitatori è un pezzo ideato da Barnby Day dietro commissione di Alex de Rijke e AHEC nell’ambito del progetto The Wish List per l’edizione 2014 del London Design Festival. Il pezzo è stato realizzato da Benchmark a partire da tuliper CLT riciclato, mentre la base è stata ricavata da avanzi del materiale destinato alle finestre e alle porte del centro Maggie’s di Oldham.

Il centro dell’edificio (‘il buco al centro’), presenta una vetrata curva con un albero che fa capolino all’esterno. I pannelli in CLT della parete seguono la curvatura della vetrata, creando un profilo sinuoso che guida i visitatori attorno all’edificio. 

“Le pareti in CLT sono una componente fondamentale della struttura dell’edificio ma costituiscono anche l’elemento decorativo più evidente all’interno dello spazio.” - David Venables, AHEC Europe 

Il legno di American white oak (quercia bianca) sostituisce il più freddo metallo tradizionalmente usato per le maniglie delle porte e le barre di sostegno, materiale che può anche risultare aggressivo sulla pelle delicata dei pazienti sottoposti a chemioterapia. 

All’esterno, il pavimento in doghe di American ash (frassino) termotrattato è riparato dalla pensilina a sbalzo in American tulipwood, per proteggere dalla luce la pelle sensibile dei pazienti che ricevono radioterapia, senza però ostruire la tranquilla veduta sui giardini dell’ospedale. 

“Oltre a sfidare le convenzioni legate all’architettura degli edifici a uso sanitario, il centro rappresenta una critica agli ospedali tradizionali” - Alex de Rijke, dRMM